Regolamento

Come puoi contattarmi?

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Regolamento, ossia “come fare per”

{aggiornato al 5/2022}

0. Contattarmi

Cercherò di dare massima copertura oraria diurna come attualmente da contratto per la medicina generale convenzionata, ma per farlo devi aiutarmi: se installerai Telegram, sarà ovviamente per me molto più facile interagire con te rapidamente.
Mi do generalmente come missione di non tardare nella risposta più di 24-36h ore.

Come ho spiegato nella pagina dedicata, non aspettarti risposte “immediate”:

  • durante l’orario di ambulatorio, se anche mi scrivi su Telegram, pure magari mi lasci uno (o molti) messaggi in segreteria, … non rispondo perché sto facendo altro. Tipicamente gestisco i ricontatti a fine orario di ambulatorio. Questo implica che magari alle volte risponderò/chiamerò durante le consuete ore dei pasti o nel primo pomeriggio, oppure nella sera. Al mercoledì soprattutto, faccio molto tardi.
  • durante l’orario di chisura di ambulatorio: cercherò di rispondere quanto prima, ma tieni presente che la mia giornata di lavoro non finisce quando chiudo l’ambulatorio al pubblico. Vi è molto lavoro di ricontatti e lavoro medico da distanza (in media 3-4 ore al giorno), senza contare visite domiciliari programmate e non.

Una parola sul lunedì: i ricontatti potrebbero accumularsi e potrei avere necessità di 48 ore per darti un riscontro. Il lunedì è infatti giornata molto densa di richieste perché per tutti è “l’organizzazione della settimana”… in più c’è chi non si è sentito bene nel weekend e che magari ha un bisogno urgente.

Ricorda di esplicitare il tuo bisogno: se mi spieghi anche brevemente la situazione mi dai la possibilità di comprendere meglio sotto un punto di vista medico l’urgenza della tua necessità. Avviene così anche quando vai in Pronto Soccorso, quando al triage ti viene assegnato un codice colore. Abbi fiducia che se la ritrerrò necessaria di priorità ti richiamerò quanto prima.

Talvolta, per errore, dimentico di ricontattarti perché archivio per errore la conversazione. Se non vedi una risposta entro 48h, o anche prima se urgente, ti invito a sollecitarmi con un nuovo messaggio.


1a. Richiedere informazioni generiche e avvisi

Ad esempio: orari ambulatorio; come fare per procedure sanitarie, socio-assistenziali; verificare la veridicità di una notizia; qual è il parere del medico su un determinato fatto; eccetera.

La prima cosa da fare è verificare autonomamente, in relazione alle proprie capacità, se non sia già stato pubblicato un articolo o qualche altro avviso sul web. In particolare bisogna tenere bene presente che qualsiasi informazione ufficiale che ci riguarda concretamente viene pubblicata su:

  1. Sito del Sistema Sanitario Regionale Emilia-Romagna: http://salute.regione.emilia-romagna.it/
  2. Sito dell’Azienda Sanitaria Locale di Modena: http://www.ausl.mo.it/
  3. Questo sito:  http://www.studiomedicopersona.com/

Altra cosa molto utile è tenere monitorato il mio canale Telegram, dove spesso inoltro a tutti gli utenti in ascolto informazioni utili. Tramite la stessa applicazione con cui ci sentiamo si può infatti “partecipare” a un canale di inoltro collettivo di messaggi. Cliccando questo link in fondo si aprirà l’applicazione di Telegram, quindi nella finestra, in fondo, è necessario premere “UNISCITI”. Così facendo nella schermata principale comparirà “Studio medico Persona”, una chat dove sei solamente in ascolto, nessuno può vedere che sei iscritto (nemmeno io) e nessuno (tranne me) può scrivere. Lo uso appunto per avvisi importanti quali: mie assenze e presenza di sostituti, variazioni occasionali dell’orario di apertura di ambulatorio, eccetera.

t.me/studiomedicopersona


1b. Richiedere appuntamenti

Il tempo ambulatoriale è sicuramente il momento principale della nostra cura, ma è molto limitato. Come te ci sono molti altri utenti quindi comprenderai che mi è impossibile, salvo casi particolari, vederci molto di frequente. Consideriamo inoltre che l’appuntamento ci consente sicuramente di effettuare una visita, ma molte delle volte è utilizzato per comunicare e confrontarci su temi importanti e fare il punto della situazione della tua salute.

Questo dialogo, che è tempo di cura, grazie a degli strumenti quali il Fascicolo Sanitario Elettronico e Telegram si può “estendere” utilizzando il telefono. Penso ad esempio al caso tipico di una revisione di un referto, il commentarlo insieme. Su questo tema voglio dire: 1) di molti degli esami che esegui posso vederne il referto dal mio computer; 2) se non lo ricevo (magari sei andato in libera professione), puoi inviarmene una copia fotografica via Telegram; 3) molte delle volte la revisione di un referto mi chiede un tempo di ricerca e confronto con altri dati sulla tua cartella, quindi è una cosa che devo fare senza dialogare con te e concentrandomi.

In sostanza, so benissimo che parlarsi per messaggio o al telefono non è la stessa cosa, ma cerchiamo di sfruttare le risorse tecnologiche a disposizione per fare gioco di squadra. Riserviamo all’ambulatorio a momenti di visita, oppure se è necessario dialogare su di un fatto importante, cerchiamo di valutare con obiettività cosa è un problema che si può affrontare al telefono e cosa invece merita un dialogo di persona.

Per farlo, è per me utile che tu possa specificare le tue esigenze quando mi contatti; è utile che tu possa dirmi se stai male, o se hai bisogno di un certificato di malattia; se stai male da quanto, se hai avuto febbre, eccetera.
Esempi di messaggi di scarsa utilità 🙁 —
vorrei un appuntamento; ho male alla gola, tossisco.
Esempi di messaggi utili  🙂 —
vorrei un appuntamento perché devo redigere un certificato; vorrei un appuntamento perché ho male al ginocchio da ormai due settimane, non sono caduto, il ginocchio non è gonfio…; ho mal di gola e tossisco, non ho la febbre, ho iniziato 3 giorni fa.

Grazie della comprensione.

 


2a. Farmaci (ricette) della terapia quotidiana

Per ripetizione ricette (farmaci della terapia domiciliare, che già stai assumendo continuativamente) contattatami specificando i farmaci che servono. Puoi scrivere i nomi dei farmaci, oppure farmi una foto alle confezioni, come preferisci. La richiesta sarà gestita nel più breve tempo possibile, cerca però di fare la richiesta con un po’ di anticipo prima di esaurirla (ad es.: una settimana, 10 giorni…). Per i farmaci erogati gratuitamente dal sistema sanitario non serve più la ricetta “di carta” ma viene consegnata una copia digitale sulla vostra Tessera Sanitaria. Pertanto considera che fino a avviso contrario potrai andare direttamente in farmacia una volta ricevuto un mio cenno di conferma. Se hai attivo il Fascicolo Sanitario Elettronico, ti consiglio di attivare le notifiche via e-mail: in tal modo, appena ho emesso elettronicamente una ricetta è ti sarà notificato tramite e-mail. E’ molto utile verificare prima di recarsi in farmacia che la prescrizione sia effettivamente redatta e non sia ancora pendente: alle volte le ricette digitali vanno in fallimento; alle volte sono io che pur avendovi dato un cenno positivo per l’inoltro alla farmacia, confesso, dimentico di materialmente inoltrare la ricetta.

Quanto ai farmaci in “ricetta bianca” (a pagamento ma con necessità di ricetta): ora per la maggior parte di essi la ricetta è digitale, ma funziona un po’ diversamente da quelle di cui sopra. Tipicamente sono farmaci di uso comune quali anti-infiammatori, paracetamolo, sonniferi, salva-stomaco, pillola anticoncezionale. Una volta tali ricette andavano ritirate in ambulatorio in forma cartacea (documento con mio timbro), ma da febbraio 2022 la regione Emilia-Romagna ha disposto un sistema molto comodo che consente, a chi ha attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico, di ricevere una ricetta firmata digitalmente che evita questo tedioso passaggio, consentendo appunto di riceverla direttamente. In tal caso, dopo avermi fatto richiesta, puoi stampare il promemoria a casa che sarà comparso sul tuo Fascicolo e andare in farmacia; alternativamente avere comodo il PDF sul telefono da mostrare al farmacista.
Se non hai il Fascicolo Sanitario Elettronico attivo, puoi passare a prendere le ricette stampate in orario di ambulatorio: le lascio in sala d’attesa.   Qui un articolo di approfondimento.

 


2b. Esami e altre prestazioni

Esami “di routine” (prevenzione)

Alcune prestazioni (esami del sangue e urine) possono essere d’aiuto in un’ottica di prevenzione e mi fa piacere se condividi questo approccio. Nonostante ciò, queste decisioni vanno ragionate caso per caso: è il mio lavoro!

Esami diagnostici e altre prestazioni

Alle volte i pazienti affetti da un qualche sintomo ritengono di voler fare determinati esami. Avere in questi frangenti un dialogo costruttivo, che metta in chiaro i tuoi pensieri, le paure così come le necessità, è fondamentale. Posso illustrarti i benefici e i rischi di scelte diverse. Magari alle volte non agirò come chiedi: sarò felice di spiegarti perché.

Trascrizioni di medici specialisti

Ciò di cui sopra vale anche quando “trascrivo” delle richieste fatte da colleghi specialisti: non sono un ordine che mi viene impartito, la responsabilità della richiesta è mia. Se avrò seri motivi per non essere d’accordo con quanto un collega ha prescritto, con serenità e trasparenza te lo comunicherò.

Trascrizioni per assicurazioni di salute private

Spesso le assicurazioni prevedono, per erogare la prestazione come servizio coperto, che la prescrizione medica adduca un motivo patologico. Ciò significa che tutto ciò che è “prevenzione” o “controllo” sia in una zona molto grigia. Vi chiedo la massima serietà in questo senso, non posso (ovviamente) addurre il falso. Tantomeno retrodatare prescrizioni.


2c. Rapporti con i colleghi specialisti

Sono molto felice se posso instaurare una utile collaborazione con un collega specialista, magari di tua fiducia.
Per farlo però in 


3. Appuntamenti

Prendere appuntamento non è solo una forma di rispetto che ci accordiamo l’un l’altro, ma è un modo per garantirci le risorse adeguate di tempo, attenzione, documenti, strumentazione eccetera per fare una buona medicina e non una cura approssimativa.

Per prendere appuntamento scrivimi su Telegram o lasciami un messaggio in segreteria telefonica: mi serve sapere se stai chiedendo per te e/o un familiare, un accenno al tuo bisogno, magari già una tua preferenza di orario. In questo modo saprò gestire al meglio le richieste e dare loro la giusta precedenza.


4. Visite domiciliari

Venire a casa è una necessità stringente per alcuni pazienti per essere curati. Per altri può essere un’esigenza temporanea. Per altri ancora… solamente una comodità. 😉

Cerco con te massima collaborazione su questo aspetto: se tu o il tuo caro può giungere in ambulatorio è per me un grande vantaggio.
Conscio di tutte le difficoltà che un utente potrebbe sperimentare, ho desiderato un ambulatorio non solo rispettoso di tutti i regolamenti ma anche comodo: è tutto al piano terra e il parcheggio auto è a brevissima distanza e sempre libero. Addirittura, in piazza Tiepido e a meno di una decina di metri dall’ingresso, vi è a disposizione uno stallo riservato a portatori di handicap. Inoltre il bagno presente in sala d’attesa è molto largo.

Poterti visitare in ambulatorio mi consente di avere a disposizione strumentazione (computer, stampante, lettino meccanizzato, dispostivi per l’igiene eccetera) che mi consente di offrirti una cura migliore e, inutile nasconderlo, risparmiare tempo. Una visita domiciliare ben svolta infatti richiede, tra spostamenti e visita, minimo un’ora. E’ evidente quindi che tra attività ambulatoriali e non a contatto diretto con il paziente (revisione cartelle cliniche, ricontatti telefonici, ripetizione prescrizioni croniche…) non posso svolgere in un’unica giornata molte di queste prestazioni, soprattutto se programmate con urgenza e frequenza.

Se il problema è che non ti senti bene, prenderemo accordi per una visita urgente a cui riservo tipicamente la prima mezz’ora di orario ambulatoriale. Sono solitamente puntutale anche sugli appuntamenti ordinari, ma in questa maniera avrai zero tempo di attesa al tuo arrivo.

Ti chiedo quindi di fare squadra con me e riservare questo tipo di visite a quelle persone che hanno concrete difficoltà di salute a trasferirsi all’ambulatorio.


5. Urgenze

Se hai un sintomo da “bandierina rossa” come:
  • difficoltà respiratorie improvvise
  • dolore al petto, magari con sudorazione fredda e/o vomito
  • difficoltà a parlare o a muovere arti, bocca storta
  • traumi importanti
Devi chiamare il 118 (o recarti in Pronto Soccorso)!
 
La medicina generale non è un servizio di emergenza (pericolo imminente di vita).

Vi sono urgenze (situazioni potenzialmente gravi) tipiche della medicina generale, che possono essere tipicamente gestite senza pericolo in 12 – 24 ore. Alcune possono essere:

  • rantolo respiratorio e/o gambe gonfie
  • dolore addominale nuovo e/o rapidamente ingravescente
  • intense manifestazioni sulla pelle
  • sintomi di difficile gestione nel contesto di cure palliative a casa

Non sono invece urgenze cliniche:

  • certificati programmabili
  • commenti su esami o visite appena eseguite
  • ripetizione ricette

Anche in questi casi consiglio di contattarmi con le solite modalità e/o presentarsi direttamente in ambulatorio, possibilmente nell’imminenza dell’apertura dell’ambulatorio (prima mezz’ora). In questi tempo cerco di non prendere appuntamenti per gestire, appunto questo tipo di necessità. Se giungi in sala d’attesa invece a nel pieno dell’orario e non hai preso appuntamento ti prego annunciamelo quando vengo in sala d’attesa al termine di un appuntamento: saprò gestire meglio l’agenda, magari cercando di ricavare qualche minuto dall’appuntamento successivo.

Ti prego di non abusare di questa possibilità: riserviamola a concrete e sporadiche urgenze. L’attenzione e il tempo che posso riservare a una visita urgente non è certo quella di un appuntamento consueto, fare le cose di fretta è l’ingrediente perfetto per fare le cose fatte male.

Quanto ai certificati di malattia: sotto un certo punto di vista sono un’urgenza, ma meritano un discorso a parte. Leggi il capitolo dedicato.

 


6a. Certificato di (astensione dal lavoro per) malattia

Nel caso abbiate bisogno di un certificato di malattia è necessaria la visita.

Non necessariamente una mia visita:   se per tale patologia sei stato in Pronto Soccorso (ad es.: trauma) pretendi che il medico che ti ha visitato (e ha stabilito una prognosi, che solitamente è collocata in fondo alla lettera di dimissione) certifichi tale condizione. Se non lo farai, comunque dovrò farti venire in ambulatorio. E’ più corretto sotto ogni aspetto che chi stabilisce la prognosi faccia il certificato. 

Se sarà con un mia visita che otterrai il certificato, ti consiglio di contattarmi quanto prima (nella mattina) per ottenere un appuntamento urgente e/o presentarsi direttamente in ambulatorio (meglio nella prima mezz’ora di apertura).

Ricordo che il certificato di malattia si compone di due aspetti:

  • medico-legale: la prognosi, ossia quanto “stare a casa” in relazione alla gravità della malattia;
  • il contatto “de visu” con il lavoratore, che è implicito al fatto che per formulare la prognosi bisogna effettuare visita medica, per questo ha in sé anche il valore di una prima “visita di controllo fiscale”.

Il sistema, che ci piaccia o meno, non prevede che si possano utilizzare strumenti di telemedicina (tantomeno il telefono). Il che è un vero peccato, poiché per valutare la prognosi spesso delle volte l’anamnesi (l’intervista) è l’aspetto dominante, mentre l’esame obiettivo (la visita), aggiunge poco o talvolta proprio nulla. E’ il caso frequente ad esempio, di una diarrea profusa, di una mestruazione abbondante e dolorosa. L’appuntamento quindi, che sia ambulatoriale o domiciliare, diventa un momento di scarso o nullo valore aggiunto, se non addirittura di rischio di contagio in caso di patologie infettive (come il Covid ci ha insegnato). Nonostante queste considerazioni, secondo l’attuale quadro legislativo, rilasciare certificati di malattia telefonicamente equivale per me medico, a reato penale di falso in atto pubblico. Tu paziente, rischi con me il reato penale di truffa aggravata.  Senza contare gli aspetti di ambito civile. Lo confermano diverse sentenze di Cassazione, che specificano ulteriormente che lo stesso principio si applica quando la prognosi è “gonfiata” rispetto alle evidenti necessità.

Per il Covid-19, accertato o sospetto, oggetto dei provvedimenti di quarantena rilasciati dalla Sanità Pubblica, è stata posta una deroga a questi aspetti, lasciando alla intervista telefonica e ai dati raccolti con i tamponi il valore sostitutivo di visita medica. Per tutto ciò che non è Covid questo non vale.

Dobbiamo quindi impegnarci a collaborare per questo tipo di prestazione. Adotterò questa strategia per evitare l’uso del telefono: se il motivo della vostra inabilità

  • consente il passaggio in ambulatorio, ti vedrò in urgenza, tipicamente nella prima mezz’ora di apertura dell’ambulatorio o tra un paziente e l’altro (se non ci siamo dati specificatamente appuntamento per un orario diverso);
  • richiede una visita domiciliare, mi riservo di programmarla ad un orario flessibile, in secondo piano rispetto ad altre visite a più alta priorità, poiché è presupposta – per legge e per tua necessità – la tua presenza a casa.

Infine, voglio esplicitarlo: se c’è un qualche problema di salute e lavoro possiamo parlarne, ma gli assenteisti non mi stanno simpatici.
Se sei fra questi, ti consiglio di cambiare subito medico perché non andremo d’accordo 😉



6b. Certificati INAIL

Certificati di infortunio I certificati INAIL sono relativi agli infortuni sul lavoro, sono una cosa completamente diversa dai certificati di malattia. Oltre a richiedere più tempo ad essere compilati, sono minimo due certificati per evento. Ogni infortunio va infatti: aperto, eventualmente prolungato, chiuso.

  • Certificati  di apertura. Il mio consiglio è andare in Pronto Soccorso comunque, anche per il trauma minore (episodio più frequente). Dato il contesto lavorativo-assicurativo molto delicato, è spesso utile eseguire alcuni esami radiologici per verificare l’entità del danno e pertanto sarete più tutelati.
  • Certificati di prolungamento. Posso produrli io in gran parte dei casi, prendete appuntamento con ampio anticipo segnalandomi la vostra esigenza. Posso produrre massimo un prolungamento, dopodiché vi manderò in sede INAIL a Modena, in via Cesare Costa. Se infatti l’infortunio sta comportando un danno talmente grave da comportare una prognosi più che doppia rispetto al certificato iniziale, è bene che il vostro caso sia seguito da un esperto di medicina legale.
  • Certificati di chiusura. Posso produrli io in gran parte dei casi, prendete appuntamento con ampio anticipo.

Certificati di malattia professionale. E’ una cosa molto seria che richiede il consiglio di uno specialista. Rivolgetevi al medico competente in azienda.


6c. Certificati vari

Un certificato è un atto medico, non sono “due righe”!

Molti certificati sono gratuiti:

  • Certificato di astensione dal lavoro per malattia
  • Esonero dall’attività fisica scolastica
  • Rientro a scuola

Altri sono a pagamento, perché svolti in regime libero professionale extra-contrattuale. Io e alcuni altri colleghi di Maranello abbiamo deciso di mantenere dei prezzi omogenei.
Certificati a pagamento, ma senza IVA:

  • Anamnestico per attività fisica non agonistica: 30€
  • Anamnestico per patente di guida: 30€
  • Anamnestico per porto d’armi: 50€
  • Anamnestico e consuntivo di salute per: soggiorni, vacanze, concorsi, strutture, corsi, ecc. : 30€

Certificati a pagamento, con IVA (+22%):

  • Cert. med. per riconoscimento o aggravio di invalidità civile: 50€ + IVA 22%
  • Cert. med. per istanza di invalidità previdenziale (SS3): 50€ + IVA 22%
  • Cert. med. per usi assicurativi: 50€ + IVA 22%

Modalità di pagamento

A rimessa diretta: i certificati vengono consegnati solamente al momento del pagamento.

Si può pagare con le seguenti modalità:

  • carta di pagamento: dispongo di cassa elettronica (POS) che ho in ambulatorio  — è la modalità preferibile.
  • bonifico: chiedimelo e ti fornirò l’IBAN, in questo caso il pagamento è anticipato.
  • contanti: ti prego di venire con la cifra esatta. Ti ricordo che solo pagando elettronicamente potrai lucrare la mia fattura come “spesa sanitaria” al momento del pagamento delle tasse.

7. Informatori scientifici

Gentilissimi, consultate la vostra pagina a voi dedicata per ulteriori informazioni su come prendere appuntamento.


8. Social network

Qualunque sia la piattaforma, una regola d’oro: non contattarmi/scrivermi per motivi clinici su canali che non siano quelli già designati, ossia Telegram e la segreteria telefonica. Ignorerò i messaggi provenienti su queste piattaforme.

Facebook

Il profilo a mio nome è collegato alla mia vita privata. Gradisco non mischiare lavoro con ciò che lavoro non è, pertanto non avertene a male se non ho accettato la tua richiesta di amicizia.

LinkedIn

A differenza di Facebook, è un social professionale, perciò se vorrai aggiungermi volentieri accetterò il collegamento.


E’ tutto! Grazie di aver letto fino a qui! 🙂